Il Crollo Delle Nazioni

Nella sua opera più importante, Il crollo delle nazioni (The Breakdown of Nations), pubblicata in Italia nel 1960 nelle Edizioni di Comunità di Adriano Olivetti, Kohr analizza le cause della miseria sociale ed elabora una teoria economico-politica delle dimensioni. Più uno Stato è grande, più la vita dei suoi cittadini sarà interessata da povertà e miseria. Considerazioni che valgono anche nei rapporti reciproci tra gli stati: stati troppo grandi saranno naturalmente portati alla guerra e alla lotta per il predominio assoluto. Kohr propone un federalismo “proporzionale”, caratterizzato dal protagonismo delle piccole comunità, le uniche in grado di esercitare un controllo sociale effettivo. Concezione che porterà Kohr a proporre lo scioglimento delle grandi potenze internazionali.

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